mercoledì 29 luglio 2015

A Ruota Libera

Dopo aver scritto il post di ieri dove l'ho citata, mi sono resa conto che non ho mai parlato di A Ruota Libera.
A Ruota Libera è una compatriota che vive nel quartiere adiacente al mio, l'ho conosciuta circa 3 anni fa tramite il gruppo di espatriate italiane che frequento.
Tra me e A Ruota Libera ci sono molti anni di differenza, credo più di 30, ma se li porta molto bene.
Qualcuno potrebbe pensare che dimostra l'età che ha perchè è un po' smemorata, invece no: tramite i suoi racconti ho scoperto che era così pure a 20 anni.
Dopo aver ascoltato un gran numero di storie del suo passato, le ho suggerito di scrivere un libro.
Vi riassumo brevemente (la storia completa ha richiesto almeno 50 ore di conversazione durante gli ultimi 3 anni, ve la risparmio nonostante sia molto interessante ed anche un po' ai confini della realtà):
A Ruota Libera nasce a Roma, ha una sorella con cui condivide un legame di amoreodio che vive da 40 anni in Germania ed un fratello con cui va d'accordo che ha fatto soldi a palate e ora ha almeno 4 casa sparse in giro per l'Europa (magari ne ha di più e io ho perso il conto mentre cercavo di tenere il filo della conversazione durata 3 anni...).
A un'età imprecisata ma che si aggira attorno ai 20 anni, vince un concorso per lavorare alla camera dei deputati (a far cosa non l'ho ancora capito).
Qui, seguendo poi quello che è un po' il suo argomento principe nonchè scusa per l'indulgenza plenaria preferita, si innamora di un collega che però non la caga per vari motivi. Siccome (eccola la scusa per l'indulgenza) lei è sempre e solo alla ricerca di amore, decide di trombarsi l'altro collega che non le piace ed è pure sposato. Non potendo più sfuggire alle richieste pressanti di quest'ultimo decide di buttare nel cesso il lavoro alla camera dei deputati e di licenziarsi.
Passa un po' di tempo (non tanto mi pare) e partecipa ad un altro concorso per lavorare al Senato, vince pure quello.
Lavorando al Senato mette da parte un sacco di soldi, si compra una macchina e comincia a vivere un periodo di dolce vita nel suo monolocale vicino a Piazza Navona.
Nel mentre la madre si ammala. 
Anche al Senato inizia un'altra relazione con un collega sposato, che lei dice vedere come una figura paterna.
Non andando per niente d'accordo con il padrepadrone, una volta che la madre viene a mancare decide di tagliare i ponti e di partire in macchina verso la Germania, non per andare a trovare sua sorella, ma per andare a piagare alcuni dei tedeschi che si era scopata nelle estati precendenti mentre erano in vacanza in Italia.
Prende tutte le sue cose e va a regalarle agli zingari (che m'ha detto che la guardavano come se fosse pazza), tiene solo una coperta di pelliccia dono della madre.
Da li va avanti e indietro in macchina, su e giù per l'Europa, praticamente facendo couch surfing da amici e amici di amici. Finchè non fa un incidente in macchina proprio il giorno dopo che le è scaduta l'assicurazione. Perde per sempre la macchina e con lei anche la coperta di pelliccia unico ricordo della madre.
Tra le varie tresche che vi risparmio, finisce con l'andare a Londra una volta capito che con l'amore di turno germanico non ci sono storie. Da Londra parte con un amico e va in Thailandia. L'amico scompare dai racconti perchè va per conto suo e lei inizia a girovagare da sola. Notare che saranno gli anni '70 a questo punto.
In Thailandia si perde mentre viaggia su un autobus, scende in una città a cazzo al tramonto. Cerca un albergo che non trova e rifiuta l'ospitalità di una negoziante. Finisce ad affittare la camera in un bordello (dalla descrizione così ho dedotto), viene avvicinata da una ragazza che lei segue fiduciosa e che invece la porta a perdere in campagna e la lascia alla mercè di due protettori. 
Non mi ricordo come ne esce viva, ma tornata al bordello scopre che le hanno rubato tutti i soldi ed i documenti.
Vivendo di carità ed autostop arriva alla capitale dove si fionda al consolato, dove la prendono di nuovo per pazza. Per fortuna si ricorda di avere ancora il tesserino del lavoro al Senato e sventolando quello riesce a riavere documenti e tutti i soldi che aveva sotto forma di travel cheques.
A questo punto il suo viaggio di un anno continua con lei che va in India. All'ostello fa amicizia col proprietario che la porta a bere una birra in riva al mare. Lei fa il bagno nuda e ubriaca, non si accorge che la marea si è alzata e le ha portato via lo zaino ed i vestiti.
In preda al panico inizia a cercare lo zaino e trova soldi e documenti ma non i vestiti. Questa parte del racconto finisce con lei che fa autostop coperta da un brandello di vestiario.
Sopravvissuta pure all'India va in Nepal e poi in Cina.
Ritorna non so come in Europa e decide di andare a vivere in una Comune in Belgio. Forse prima era in una Comune in Francia, ma non posso giurarlo perchè pure io inizio a perdere colpi con la memoria. 
Tutte le storie sono ricche si sordidi incontri che però vi risparmio.
Nella Comune conosce suo marito e padre di sua figlia. Dopo essere rimasta incinta decidono di tornare nel Paese di lui, ed è così che arriva nel New England, dove rimane per qualche anno finchè non si rompe i coglioni e decide che vuole vivere a New Orleans.
Insomma, tra mille problemi di soldi e di famiglia decide comunque di rimanere qui, anche da sola. Infine i due divorziano, la figlia credo che sia cresciuta principalmente col padre, ma mi potrei sbagliare anche su questo.
Ad un certo punto cerca di tornare in Italia, ma dopo due anni di rimpatrio desiste e ritorna a New Orleans.
Qui conosce un musicista per cui perde la testa e con cui sta per 9 anni tra corna e ripicche.
Infine, dopo altre relazioni ed incontri più o meno lunghi, decide che vuole stare da sola. 
Io l'ho conosciuta quando era già nella fase pace dei sensi. Adesso è una fotografa d'assalto di scorci cittadini, cieli e piante.
Tutte queste storie non potevo non condividerle con qualcuno.

4 commenti:

  1. Incredibile! Una storia con i fiocchi.
    Certo che a sentire le storie delle persone che ti vivono intorno si potrebbe dire che NOLA "fa buca" come si dice qui dalle mie parti! La gente con storie interessanti ed insolite capita tutta li!
    Secondo me fa bene a restarci, deve essere veramente un città che non ti annoia mai!

    ---Alex

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    1. E' una città che attira tutti i pazzi... infatti vedi che ci sono finita pure io :) O forse dovrei dire "che attirava", perchè i nuovi arrivati sono mooooolto diversi dagli autoctoni e da quelli che sono qui da un pezzo :(

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  2. Scusa, ma come ci risparmi gli incontri sordidi? Nooo, noi li vogliamo leggere, che sono sicuramente meglio di 50 sfumature ... Questi sono 50 anni di sfumature ... Oddio, che tipaaaa!

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    1. hahahaha ma in realtà i dettagli sordidi era solo un conteggio di tutti i personaggi scopati durante la lunga storia :D Io sono molto più sorpresa di come sia ancora viva!

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